domenica 19 luglio 2020

Tutta colpa delle rane


E va bene, lo ammetto. Se non fosse stato perché la Bertux, in pieno lockdown, ha minacciato di comprarsi “le rane da compagnia” probabilmente Joy non sarebbe mai arrivato. Ma il pensiero della rana, chiusa in una teca 23 ore su 24 e poi fatta uscire 60 minuti per tentativi biechi di addestramento (sai mamma, magari impara) mi ha fatto dire: ”E va bene, se troviamo un cane, prendiamolo” 
Mai frase suscitò reazione più energica da parte della Bertux che, in 36 ore mal contate, ci presentava cane, indirizzo e numero telefonico da contattare.
E mai si poteva pensare di aprire le porte di casa ad un tamarro doc che rutta, scorreggia e fa il filo alle signorine ogni volta che va a passeggio. 
Ma non solo, il ragazzo è anche pigro.
Quando si stufa di camminare, si siede.
E quale miglior idea per aiutarlo a vincere questa forma di pigrizia, di avversione alla camminata se non sfidandolo con dei bei dislivelli e portandolo in montagna?
Ebbene sì, amiamo il rischio.
Siamo partiti questa mattina alla volta di Courmayeur, e, dopo una pausa pranzo salutare al Mac di Aosta, siamo arrivati in paese a metà pomeriggio.
Giornata di esplorazione tra ricerca di attività sportive e non, conta dei negozi, dei ristoranti e dei bar - la Briciola ha chiuso i battenti, e come facciamo adesso? - e primo struscio in via Roma del tamarro che, nonostante la pettorina azzurro cielo scintillante, non ha beccato come avrebbe voluto.
Mi ha fatto capire che abbinare il guinzaglio verde acqua alla pettorina azzurra non è stata la migliore delle idee. Temo chieda i danni d’immagine.
Mi difenderò dicendo che ha mangiato guinzaglio e pettorina abbinati.

Legali a parte, domani si entra in azione.

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