Abbandonati sogni esterofili a fronte di un tour pseudo culturale, io e la Bertux andremo quest'anno alla scoperta della nostra storia, puntando prima agli etruschi di Tarquinia e poi ai romani de Roma. Ufficialmente perché la Bertux - che a settembre entrerà in V elementare - studierà le civiltà che hanno dato vita alla nostra cultura. Ufficiosamente perché a Tarquinia ho vissuto alcuni anni e dopo un po' mi manca la pizza della Daniela e il gelato di Claudia. Gastronomia a parte, Tarquinia resta per me un posto del cuore. Partiamo lunedì con la macchina carica (grazie Denis per l'aiuto!), completa di nuovo trolley con ruote basculanti, borsa da mare con pinne, maschera e boccaglio e libri che probabilmente non leggerò, ma farà figo mettere in bella mostra sul comodino della stanza d'albergo. Il vouyerismo è una piaga sociale.
A Tarquinia visiteremo il museo e le tombe etrusche, ci svaccheremo in spiaggia e andremo a trovare alcune amiche. A Roma faremo i turisti fai-da-te, anche se il Colosseo è in ristrutturazione e la fontana di Trevi senz'acqua per restauro. Pare però che abbiano lasciato una pozza per il tradizionale lancio della monetina, oggi la Bertux ha chiesto di portare la retina per i pesci, ora capisco il perché.
Domani ultime commissioni e lunedì si parte. 450km in macchina, lei ha scelto la musica, il CD di Pezzali. Aiuto.
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