Questa mattina, complice il maltempo, siamo andate alla necropoli etrusca. Le tombe rinvenute sono centinaia, ma poche quelle affrescate, così vengono aperte in turnazione in modo che non si rovinino. Esilerante incontro con due turisti americani armati di tablet e vestito a fiori lei, che già lamentavano il buio nelle tombe. Non si vede niente! Già, basta schiacciare il bottone, quello nero, quello per capirci in cui c'è scritto light. Immagino che sul tablet non fosse indicato. Che tecnologia diabolica in Italia!
Accompagnate da Fabrizio che ci ha fatto da guida abbiamo visitato tutte le tombe aperte al pubblico. Tranne un paio in cui appariva Caronte - Dante, non era una tua idea!! - e i demoni dell'Ade, la maggior parte recava disegni di feste nei boschi, musica e danze. Tutti rigorosamente brilli e mezzi nudi.
Abbiamo convenuto che si divertivano molto più di noi, immagino perché non avevano il papa in casa.
Dopo la necropoli siamo andati in visita al museo.
La Bertux era affascinata da cocci e gioielli, ma il pezzo forte restano i cavalli alati, rinvenuti tra le rovine di un tempio.
Guardando bene le due creature equestri abbiamo disquisito sul fatto che fossero davvero gli antenati dei my little pony, io suggerisco flatter shy e rainbow dash, anche se senza cutie mark non è facile riconoscerli.
Finita la gita culturale, salutato Fabrizio e gabbati i compiti ancora una volta, abbiamo tentato di andare in spiaggia. Il tempo non era dalla nostra, ma nemmeno la spiaggia libera, tenuta non proprio benissimo.
Dietro-front con direzione saline, quello che oggi è un parco dedicato alla biodiversità. Il tragitto è splendido ma credo che non si possa andar giù con la macchina - ops!
Arrivate in spiaggia vicino al "porticciolo" un bagnino stile pirati dei Caraibi - senza essere ahimè Johnny Depp - ci ha raccomandato di star lontane dall'acqua causa fulmini. Questo bagno insomma non s'ha da fare.
Dopo aver rimediato alla spiaggia con il gelato di Claudia siamo tornate al B&B per doccia - lei - e restauro io.
Cena da Chicche e Pepe, trattoria incastonata nella bellissima piazza santo
Stefano e gestita dalla figlia di un ex collega di Nonno. Chicche e Pepe basa la ristorazione su prodotti bio, a km 0 e provenienti da cooperative che impiegano persone svantaggiate. Bellissima filosofia, ottimo cibo e prezzo super contenuto, ci torneremo!
Dopo cena giretto in paese e poi al B&B.
Domani Argentario!
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