L’esplorazione è partita questa mattina alla volta del sentiero dei Mulini: la guida dice “perdetevi nell’emozionante e rigenerante sentiero dei mulini, ne vedrete ben 12!” Noi ne abbiamo trovato solo 1, posticcio, chiaramente messo lì per i turisti più merenderos di noi che poi dicono “va beh dai, almeno uno l’abbiamo visto” e tornano indietro.
Noi invece siamo andati avanti fino a trovare l’altra meta del sentiero, le piramidi di terra.
Noi invece siamo andati avanti fino a trovare l’altra meta del sentiero, le piramidi di terra.
Se si cerca su internet la genesi di queste formazioni si trovano spiegazioni sempre diverse: il cartello dice che si tratta di depositi morenici della “lunga” era glaciale fatti di ghiaia fine, i vari siti parlano di erosioni, altri tipo stalagmiti insomma, non è che ci abbiamo capito molto, ma ci sono piaciute un sacco!
Sentiero del ritorno con viandanti e cani rigorosamente germanofoni a cui immagino i loro padroni dicano: “Liebe Mamas Hund gemacht Hund” (amore cane della mamma fatto cane) perché diciamocelo, mica sarò solo io a dirlo a quell’amore cane della mamma fatto cane che è la Lara...
Pranzo in hotel con la Bertux innamorata delle zuppe tanto da chiedere le ricette in reception - che per motivi a noi sconosciuti mostra il ritratto del sosia di Daverio -
e la buona notizia è che sabato partiremo con un ricettario degno di Cracco che il Poser o la Nonna Lu, dovranno mettere in opera da ottobre in poi.
Se vengono bene, zuppa party a casa Poli: all welcome!
Pomeriggio a Brunico, paesino ridente della Val Pusteria con i geranei sui terrazzi, non un filo d’erba fuori posto, e tutti - ma proprio tutti - i negozi rigorosamente chiusi. E ragionandoci su, come fanno ad avere i geranei sempre fioriti, i balconi stupendi se la domenica lavorano?!? Appunto.
Breve tappa al Lidl per prendere generi di conforto per l’escursione di domani e poi tutti in hotel per skypool e cena.
A questo giro “ti spaccio la famiglia” non c’era, rimpiazzato dalla versione riccia di Richard Cunninghan di Happy Days, che ha tentato di dirci che il primo piatto di domani sera (la scelta del menu è ormai tradizione) è formato da gnocchi di patate, polenta e funghi. Tutto assieme. Abbiamo sentito tra i monti l’urlo di Cracco e dopo aver visto le nostre facce perplesse ha preferito chiedere. Eh no, scusate, gli gnocchi sono di polenta. Benissimo, ne segniamo 3. La Piccolina lì prende “al bianco”, grazie.
Fine cena gaiardo con tentata passeggiata al paese. 3 secondi dopo tornavamo in camera. Ma sì dai. Andiamo domani.
Domattina ore 9 ci aspetta Hans, la nostra guida, per un’escursione qui nei dintorni.
Noi nel dubbio ci siamo già messi nello zaino quintali di cioccolato.
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