sabato 20 luglio 2019

I buoni consigli di Killian

Mattinata all’insegna della cultura prima della partenza per Terento: prima tappa, bar sotto i Komodo Apartments dove abbiamo carpito al pizzaiolo il segreto della focaccia alta e soffice (lo svelo per €5, scrivetemi in privato) seconda tappa, il Castello del Buonconsiglio.
Il Castello del Buonconsiglio è una costruzione enorme che si è evoluta nei secoli. Ogni vescovo che ci si trasferiva trovava l’esistente troppo piccolo, troppo poco esposto a Sud, Ovest, Est, troppo colorato, poco affrescato, troppo bianco che spara o troppo nero che sfina con l’esito finale di essere andati avanti così fino al 1800 quando gli Austriaci, stanchi di interior designer, arredatori e istruzioni IKEA, hanno deciso di farci una caserma ammazzando tutta la creatività. Cento anni dopo, i trentini se lo sono ripreso trasformandolo in un museo, che ospita mostre permanenti con reperti che abbracciano la preistoria, il medioevo, e altre mostre temporanee tra cui una dedicata a Cesare Battisti che proprio lì ha trovato la morte.
Tra le sale visitate, una ha attirato la nostra attenzione, quella dedicata ai paramenti sacri: il cardinale di turno doveva indossare vesti spesse come un tappeto persiano il giorno del santo patrono che si festeggia il 13 agosto. 


Passi che probabilmente non c’erano i 45 gradi di oggi ma si può immaginare che ad ogni festa passata e ad ogni santo gabbato, il porporato di turno, sotto i 50 chili di veste, iniziasse a pensare al prossimo restauro dopo aver tirato giù tutti i santi del paradiso.
Chiusa la pausa culturale a causa del limite scandito dal parchimetro, ci siamo diretti a Terento, dove alloggeremo fino a fine vacanza.
A Terento stiamo in un hotel pazzesco, il Terentnerhof, che alle ragazze piace perché c’è la skypool, a me perché è affacciato sulle montagne e al Poser perché, essendo pensione completa, non dovrà cucinare.
Qui al Terentnerhof sono organizzatissimi: alle 15 del pomeriggio ti chiedono cosa vorrai mangiare a cena il giorno dopo, e alla reception ci sono già i programmi per le escursioni di lunedì. Il Poser, per non saper né leggere né scrivere si è già segnato per la degustazione delle birre locali: lunedì ore 21, non chiamatelo, non ci sarà per nessuno.
Durante la cena - spettacolare- abbiamo radiografato ospiti e camerieri, questi ultimi tutti giovanissimi. Nell’ordine abbiamo beccato: uno che sembra l’attore di “ti spaccio la famiglia” non il figo, quello a cui gonfiano i testicoli dopo il morso del ragno, uno con enormi bretelloni a cui non abbiamo ancora piazzato un nome e poi lui, il sosia di Killian di C’era una volta (anche qui, se volete il nome dell’attore sono altri 5€, altrimenti mettetevi comodi e sparatevi i 140 episodi delle 7 stagioni), quello che “per me è troppo grande” dice la Bertux ma per il quale imparerebbe volentieri il tedesco. Per chiudere in bellezza, dal tavolo in fondo alla sala, spiccava allegra una polo color salmone indossata da Butthead di Beavis and Butthead. Sarà stata la mousse con una leggera gelatina al prosecco ma questa cena alla ricerca del fidanzato per la Bertux ci è piaciuta assai. Domani andiamo in esplorazione: strano ma vero, anche all’organizzatissimo Terentnerhof la domenica non organizzano niente.

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