venerdì 28 luglio 2017

Lecce - Brindisi

Giornate di transito, di ultime visite e di esplorazione. Oggi siamo a Brindisi, ultima tappa del nostro viaggio, domani a quest'ora saremo all'ombra della Superba.
Ieri abbiamo sfruttato la piscina dell'agriturismo, colpiti da ozio profondo e compulsivo.
Alla sera, mossi da una leggera vergogna, ci siamo lanciati in una visita guidata alla Lecce barocca e sotterranea. Di sotterraneo in realtà c'è solo il museo, dedicato al vecchio insediamento ebraico, presente a Lecce fino al 1495.
La nostra guida, preparatissima, era identica a Martina dell'Ombra - temevo una chiusura con "kissini", ma per fortuna non ne condivideva il presunto limite intellettuale.
Alla Piccolina sono piaciute le vasche sotterranee, 


me il nascondiglio delle preghiere, una fessura nel muro che i marrani usavano per preservare culto e tradizioni. 


Terminata la visita al museo, abbiamo fatto un cambio guida e cambio periodo storico.
Con la nostra nuova guida, tifoso della Roma e inconsolabile secondo dietro ai Juventini, 


abbiamo capito meglio il perché del barocco leccese.
Abbiamo capito che chiese che nascevano romaniche o rinascimentali, sono state ristrutturate in stile barocco per dare nuovo vigore a quella Chiesa che combatteva la riforma Luterana.
Abbiamo imparato che le colonne barocche sono sempre a spirale perché rappresentano l'ascesa al cielo e che le statue presenti nella chiesa di Sant'Irene, sono di cartapesta e non di legno, come pensavamo.


E questo perché a furia di fare processioni portando a braccia Vergini e Santi, i leccesi avevano capito che andavano bene i santi, ma anche le ernie non scherzavano, quindi, per non far torto a nessuno, hanno alleggerito i santi.
Abbiamo inoltre imparato che i santi patroni di Lecce sono in realtà due: Sant'Oronzo, meritevole di aver fatto evitare che la peste arrivasse fin qui e Sant'Irene, martire. Purtroppo però, entrambi i santi vengono festeggiati in estate, per cui i leccesi rischiano di festeggiare il patrono quando sono già in ferie. Gli scolari sono ancora più sfigati, mi ha fatto notare la Bertux, almeno noi stiamo a casa.
Infine il duomo, che abbiamo trovato chiuso ma che noi avevamo già visto.


Questa volta però la luce era stupenda e abbiamo fatto altre foto. Quando una cosa piace...


E così, col barocco negli occhi e il tramonto nel cuore, abbiamo salutato Lecce. 
Questa mattina siamo partiti per Brindisi.
Confesso di aver letto poco sulla città, il nostro hotel era in centro e la Signorina della reception è sembrata più interessata a consigliarci la trattoria che i luoghi d'arte. A questo punto ci siamo arresi e abbiamo fatto i merenderos- roba che ci viene pure bene.
Cartina alla mano, ci siamo diretti al porto, alla ricerca dell'ultima puccia.
La passeggiata a mare è di recente ristrutturazione e pullula di locali e ristoranti. La zona è tranquilla e ventilata, ideale per mangiare e per farsi scattare foto in posa.



Breve rientro in hotel per rivedere i bagagli e poi di nuovo a zonzo per la città.





Il Poser è stato beccato a fare shopping 


passando tra una palma e l'altra - per altro, bellissimo il corso con le palme. Ecco da chi ha copiato Milano...

Serata alla Piazza del Mercato, ricca di locali e ristoranti.


Il Poser aveva voglia di fritto misto...


E mentre qualcuno giocava con gli squishy


C'era chi alacremente si dedicava all'infilaggio collane...


Domani aeroporto ore 7. Ci attende una sveglia all'alba. Aiuto!

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