giovedì 20 luglio 2017

Coniglio Day

Questa mattina ho ricevuto un richiamo formale da Coniglio che, offuscato dall'improvviso successo di Gianni Morandi, ha preteso di avere anche lui i suoi 15 minuti di fama.
Già da ieri sera dava segnali di insofferenza, segnali che sono degenerati in un secco "no photo" davanti alle mie richieste insistenti.
Inutile, ha mostrato il lato B.



Succede quando ci si prende troppo sul serio.
Mattinata partita con due grandi obiettivi: acquisto ombrellone low cost, ricerca cassonetti della spazzatura. Il primo obiettivo è stato smarcato quasi subito, da un casalinghi "vendo tutto" che la Piccolina ha chiamato Casalindi. Casalindi ci ha spiegato che sì a Carovigno fanno la differenziata e no, non ci sono cassonetti perché la raccolta è porta a porta. Ottimo, nel silenzio della strada abbiamo chiaramente udito la risata satanica della rumenta che giaceva ai piedi della postazione passeggero.
Coniglio, assicurato con le bambine, ha avuto un gesto di stizza.


Fieri del nostro acquisto da Casalindi (13,50€) ci siamo diretti verso Lido Morelli, con la rumenta sempre appresso.
La spiaggia è come l'abbiamo vista in rete, ma non è vuota. Oltre al classico Coccobello, ormai quasi reperto vintage, la spiaggia è un via vai di vacanzieri, ambulanti medi e ambulanti evoluti.
I primi puntano al massimo carico sostenibile 


I secondi hanno un vero negozio mobile

Ma non solo.
In spiaggia c'è chi tenta un business alternativo vendendo aquiloni


Chi amaramente rimpiange le spiagge del Messico...


E chi esulta per aver trovato il cassonetto della rumenta.


Coniglio, nel suo giorno di gloria, osservava il tutto divertito,


mentre Gianni Morandi, montato per la fama, prendeva il sole nudo, sfidando le regole del buon costume. Nell'ultimo comunicato stampa ha dichiarato di indossare 5 gocce di Chanel n.5.


La spiaggia di Lido Morelli è bellissima. Il mare, come dice la Piccolina, sembra una piscina. Noi, merenderos di serie B, abbiamo visto precipitare due volte il nostro ombrellone Casalindi, nonostante l'opera di installazione del Poser.


Attenzione però, a Lido Morelli la spiaggia è una filosofia di vita e gli avventori trovano al bar una vasta scelta per continuare il proprio percorso: gli svacconi opteranno per la frittura mista e panzerotti alla Nutella, i centristi per toast e panini classici, mentre ai salutisti sono destinate insalatone e mega mix di frutta.
3 su 4 hanno fatto i centristi, una, quella che sarà pesata in palestra al suo ritorno, la frutta. Confesso di aver mangiato la cioccolata della Bertux ieri sera mentre erano a fare il giro in paese. La palestra non c'entra, è un rimorso di coscienza.
Dopo diversi bagni, foto in posa 

e caccia alla sabbia sull'asciugamano, abbiamo lasciato Lido Morelli alla volta di Carovigno. Una volta a casa, doccia 4x4 e giù da gara per cenare ad Ostuni.
La città stupenda e completamente bianca, ci ha salutato con una festa di streetfood: la fama di merenderos ci ha preceduto anche in Puglia. A conferma del sospetto, lo stesso Sant'Oronzo ci ha salutato con una posa da selfie.

Breve visita alla città, iniziata con la chiesa di San Francesco, edificata nel 1300, riprogettata nel 1883 dall'architetto Gaetano Jurado e ottima location per il lancio in aria di Gianni Morandi.


Tra le altre cose, la chiesa ospita nella parte inferiore un negozio da barbiere. 


Si vede che Francesco voleva bene proprio a tutti.

La visita è proseguita alla ricerca di magnetini da frigo - che merenderos saremmo altrimenti?

e di un posto dove cenare, 



ma la ricerca è stata la scusa migliore per perdersi tra le viuzze della cittadina: 


non c'è scorcio che non meriti una foto, non c'è un angolo che sia uguale ad un altro, il posto è magico e ci ha convinti da subito.
Chiusura in grande stile con complesso jazz e mozzarellina fresca - idea del Poser - per poi ritornare verso il parcheggio.

Domani Brindisi. Cin cin.

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