lunedì 24 luglio 2017

La iattura di Fujiazhuang

Dimenticate le spiagge caraibiche e il rumore del mare: Punta Prosciutto in alta stagione è quasi come Fujiazhuang, la città della Cina apparsa ultimamente sui giornali di mezzo mondo.

L'altro mezzo, si è dato appuntamento qui:

orde di merenderos più merenderos di noi lanciati alla conquista selvaggia del metro quadro di sabbia con l'ombrellone puntato stile giostra del Saracino, chi infilza per primo guadagna il mare. Chi becca il cigno, 1000 punti.




Per chi, come noi, viaggiava nell'illusione di trovare questo:


si è dovuto ricredere. La spiaggia era decisamente affollata, per cui ci siamo arresi all'ombrellone in sesta fila stile Rimini. Colpiti e affondati.




Inizio a pensare che la Piccolina, oltre alle doti da PR, abbia doni medianici, visto che stamattina non voleva schiodarsi dalla piscina dell'agriturismo.




Aggiungo foto della struttura per chi ha lamentato carenza di immagini nel post precedente :-)


Ecco la vista dalla nostra camera:



Noi con gli ulivi (ci siamo fatti prendere la mano)



e la nostra casetta..




Pranzo in spiaggia con sottofondo musicale - il Poser ha quasi intonato Despacito tra una frisa e l'altra


per poi battere in ritirata alle 15 in punto.

Alle 15:30 le ragazze erano già in piscina con i 5 ospiti dell'agriturismo: una bella rivincita sulla calca della mattina.

La sera però ha dato una svolta alla giornata. Seguendo la soffiata del nostro amico Marco, ci siamo diretti verso il centro di Lecce per mangiare qualcosa in un posto easy. Il locale 9cento oggi era chiuso ma ci ha instradati verso uno dei posti più affascinanti che abbia mai visto: la piazza del Duomo di Lecce.





Wikipedia ci spiega che la chiesa fu costruita nel 1144 e successivamente restaurata in stile barocco leccese nella seconda metà del 1600 per volere del vescovo Pappacoda. Pappacoda aveva affidato all'architetto leccese Zimbalo (lo Zingarello) il compito di ristrutturare la chiesa ma quest'ultimo, studiando la disposizione della piazza, decise di creare una falsa facciata in modo da evitare che il visitatore, accedendo alla piazza, si trovasse davanti ad un muro - il lato appunto della chiesa. E se il Pappacoda ci aveva visto lungo, un altro vescovo non è stato da meno. Fu infatti il vescovo Gerolamo Guidano, a volere il grande cortile che accoglie la piazza.

Schiacciamo un 5 per i vescovi, se lo sono meritato.

Torneremo però a visitare il tutto con la luce.

Sulla via del ritorno, ci siamo imbattuti in questo edificio.


Io che cammino sempre con il naso in su, non ho potuto fare a meno di notare gli archi. La Bertux, che cammina sempre con lo sguardo tarato al suo 1,43mt, ha notato il negozio di cioccolato.



Entrambe, lo ammetto, abbiamo avuto la nostra gratificazione visiva.

Domani tenteremo l'esplorazione delle spiagge sull'Adriatico e organizzeremo l'esecuzione di Wilson, l'anguria.

Dobbiamo solo trovare un coltello e un tupperware...



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