Siamo partite ieri mattina da Napoli dopo una colazione super al molo Beverello e una volata sull'aliscafo che ci ha portate a Ischia. Durante il viaggio la Bertux si è esaltata per la cattura di qualche rattata e di un poliwag che abbiamo dedicato subito al Poser. La sua autostima ora è a mille, dopo aver saputo che la Nintendo si è ispirata a lui per uno dei 250 pokemon da catturare.
Adesso chiedo come mai gli abbiano dipinto le righe sulla pancia...
Arrivate a Ischia alle 10:30 siamo state accolte da Carla e dalle sue splendide bambine e siamo partite alla volta della spiaggia di San Francesco.
Il posto è bellissimo, la spiaggia attrezzatissima per chi ha figli e la Bertux si è subito adattata alla vita da spiaggia, compresi i balli di "gruppi".
Rientro a casa di Carla nel tardo pomeriggio e piacevolissima serata in famiglia con cena spettacolo preparata dalla mamma di Carla. Alla sera, giro in paese con la Bertux che ha svaligiato i negozi di souvenir. Una cosa ci ha colpito molto ed è il fischio di Ischia: un fischietto in terracotta che porta fortuna o scaccia le malattie etc.. a chi ci fischia dentro. Unica regola: se ci fischi dentro, te lo compri. No joke.
Nemmeno a dirlo abbiamo più fischietti che capelli in testa, alla mal parata sapremo come far passare il viaggio di ritorno per chi viaggerà nella nostra carrozza. Viaggiatori, siete stati avvisati!
Mattinata volata via al mare, pranzo e poi giù all'imbarco per prendere l'aliscafo per Napoli. L'unico momento no è stato quello dei saluti, con una promessa: non faremo passare altri 26 anni prima di rivederci, vero Carla?
La seconda parte della giornata ci ha visto tornare al porto di Napoli che ci ha salutato con un paio di ecomostri galleggianti (uno pure corredato di scivolo viola)
e con due granite alla menta. Il signore gentile che ce le ha vendute, ha rabboccato la mia dopo che gli avevo detto che dovevo fare la strada a piedi per tornare in albergo. Temo che la mia faccia "sfranta" l'abbia convinto subito.
Dopo una pausa in hotel dedicata a contare i fischietti, ci siamo dirette al Vomero, il quartiere di Napoli in cui vivono gli zii. Questa sera, guide d'eccezione i cugini Pino e Manu, tappa Sorrento, che ci ha accolte con uno dei suoi magnifici tramonti.
Accoglienza che si è estesa alla pizza (ottima) e alla passeggiata post cena.
La cittadina di Sorrento è letteralmente a strapiombo sul mare e il centro pullula di viuzze e scorci mozzafiato.
E mentre la Bertux concorreva per il premio "miglior turista dell'anno" scandagliando tutti i negozi, io trovavo per caso Palazzo Montefusco, uno splendido complesso con piccole camere che affacciano su di un cortile interno (questo, se non l'avesse capito, è un messaggio fra le righe per il Poser:-))
Altro gioiello il chiostro di San Francesco, una struttura di pianta rettangolare edificata nel Trecento e "rivista e corretta" fino al Cinquecento, tanto che i capitelli cambiano a seconda del periodo artistico e delle famiglie che finanziavano i restauri. Sono, a tutti gli effetti, primi esempi di promozione del marchio.
La serata si è conclusa con un colpo di genio di Pino che ci ha portato a prendere il caffè al Grand Hotel Exelsior Vittoria, dove, targa all'ingresso ricorda, ha soggiornato il tenore Caruso e dove Lucio Dalla ha preso ispirazione per il
suo brano che del tenore porta il nome.
L'hotel si sviluppa all'interno di un parco curatissimo dove, tra un oleandro, un arco o una siepe, spuntano piscine, boutique, appartamenti di lusso e hotel. Il pezzo forte è la terrazza che si affaccia sul mare e ruba gran parte della vista su Ischia, Capri e Napoli.
La Bertux era tutta esaltata e cercava di convincermi a prenotare al vittoria il prossimo soggiorno. Peccato che si parta da un prezzo base di 700€ a notte... Ma vista la bellezza del posto si capisce da dove Dalla prese ispirazione. Mi chiedo cosa sarebbe stato Caruso se Dalla si fosse casualmente trovato all'ibis di Carugate invece che qui
Probabilmente avrebbe scritto "vorrei ma non posto".
Tornate in hotel, la Bertux è crollata senza passare dal via.
Domani ci attende il Cristo Velato e la Napoli sotterranea, utile rimedio al calore e al mio portafoglio: sottoterra i negozi non ci sono!
Si conclude così una giornata movimentata e meravigliosa, grazie a Carla e alla sua famiglia e a Pino e Manu che hanno reso il nostro soggiorno davvero speciale.
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