Mattinata pigra con colazione presso il "breakfast club" un locale a 5 minuti dall'albergo che offre qualsiasi tipo di opzione, dalla continentale all'inglese, dal semplice cappuccino ai waffels.
La bertux ha preso una gognata pazzesca (il brownie) ma è stoicamente arrivata fino in fondo. Passaggio veloce per qualche negozio alla ricerca di souvenir (cvd) e poi visita al museo del Tettuccio d'oro. Il museo è sostanzialmente didattico, con informazioni prolisse e cantilenate da un'audio guida di stampo medievale come la storia che racconta. Tutto pernea intorno alla storia di Massimiliano I, che i benpensanti etichetterebbero come sporcaccione e gli invidiosi come un gaudente. In breve: bruttarello con tanto di naso adunco, era pieno di donne e donnine (chissà come mai?!?) riempiva di corna la prima moglie, si dava alle feste di corte, sperperava, iniziava progetti politici e di espansione che poi non riusciva a finanziare e quando è rimasto vedovo e senza soldi ha sposato la Maria Bianca Sforza e nel giro di un anno le ha polverizzato la dote di 40K fiorini. Poi la Sforza è morta e lui non si è nemmeno degnato di presenziare al funerale. Io so che le donne che leggono questo blog si scandalizzeranno e che gli uomini diranno "per Massimiliano I, hip hip, urrà!"
Pranzo al volo con brezel e poi visita al Palazzo Imperiale. Qui siamo alla fine del 1700, Maria Teresa ci viene giusto un paio di volte, ma ogni volta rivoluziona l'arredo e trasforma la sala da ballo da sala dei giganti con figure mezze nude in sala di famiglia, dando lo stesso livello di importanza nei ritratti a uomini, donne, bambini e bambine. Le sale del palazzo sono impressionanti, specialmente la sala da pranzo con un centrotavola allungabile fino a 36 mt. Oltre a non vedere la fine, ai commensali era proibito parlare con chi gli stava di fronte. Oddio, il centrotavola aiutava perché tra statuine, putti, fiorellini barocchi e alzate, vedere chi stava davanti era un'impresa, ma sai che palle se chi ti stava vicino era noioso come la morte? Le ultime stanze sono state riarredate per la principessa Sissi che pare passasse ben 3 ore al giorno a spazzolarsi i capelli, poi, quando si stancava (o quando finivano i capelli) si riposava sulla chaise longue o scriveva poesie, che ha pubblicato in forma anonima. Mi chiedo di cosa mai potesse scrivere, dopo 3 ore di spazzolate... anche le idee più geniali ti mollano per noia!
Per sentirci principesse,
ci siamo infilate al Sacher Caffè dove, già in coda, la Bertux ha beccato il free Wi-Fi. Di necessità virtù.
Assaggiata la Sacher abbiamo finito con un giro in centro. Questa città è pericolosa per il conto in banca, meno male che domani partiamo!
Cena al "my indigo", curry, cous cous, noodle e brownie,
se le cameriere sorridessero un po' di più
sarebbe il mio posto preferito!Domani si parte per Verona, ultima tappa del nostro viaggio.
Tschüss!
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