venerdì 24 luglio 2015

Il gallo nel pollaio

Questa mattina il lago di Santa Croce ci ha accolto con il broncio, ma la temperatura mite ci ha fatto ritrovare un po' di energia. Beh, più o meno...


Colazione spettacolo con il coro del 6 gennaio, la cui formazione tipo prevedeva una decina di signore all'ingresso, alcune in coppia al ristorante intente ad attaccare brioches e cappuccino. Età media 85 anni. Mille complimenti alla Bertux, poi l'assalto in massa all'unico vecchietto dell'hotel. Lui, accerchiato, passava da un piede all'altro schivando i complimenti come un perfetto samurai. Ogni tanto ringraziava e a volte guardava nel vuoto, ma si capiva che pensava il prossimo anno vado a Cuba!
Arrivato il nostro amico Nobita con la Stellassa, siamo partite alla volta di Cortina per raggiungere il Falzarego. Oggi abbiamo fatto i merenderos della montagna, funivia e pranzo in rifugio alla maniera coatta. Ci mancava solo lo zaino a fiori Desigual e il 100gr monclair. Poi per il resto avevamo tutto. Ci salvava solo la Stellassa!


La vista  però era davvero mozzafiato.

Abbiamo raggiunto il rifugio Lagazuoi (2730mt) e da lì abbiamo riscattato la nostra condizione di merenderos arrivando fino alla croce dei caduti.
Da qui si vedono le postazioni di tiro, i camminamenti e le gallerie usate durante la Prima Guerra Mondiale. Bertux impressionata e io pure. Le immagini parlano da sole.




Presa dai sensi di colpa volevo fare il ritorno a piedi ma Nobita non era d'accordo. Siamo arrivati alla macchina giusto in tempo per scampare una grandinata colossale. In montagna dicono che al tempo e alle donne non si comanda, e hanno ragione!


Lasciato il Falzarego abbiamo optato per uno stop a Cortina, così tanto per tirarsela un po', ma lei sapeva che non eravamo della cricca e ci ha accolto con una pioggia torrenziale. Visita distratta alla chiesa del paese, abbiamo sfidato la sorte e acceso ben due candele. Nel dubbio, ho tenuto il telefono in mano. La chiesa è un mezzo barocco con un altare molto lavorato e prezioso, ma la nostra attenzione è caduta sul trittico papa Franceschiano posizionato all'uscita. 


Credo che si tratti del luogo che ospita il presepe. Ragazzi cari... Pregate che arrivi presto il Natale...
Sulla via del ritorno ci siamo fermati al lago di Santa Croce. 


Questa volta c'era il sole. Questa volta, non avevamo il costume nè le ciabatte. Quando si dice che non è destino.
Serata alla festa del paese. Costine, polenta e musica rock. Noi la buttiamo sempre in caciara. 


Al concerto presenza minima, con annessa  compagine punk in incognito. 

Bertux ripiega sulla pesca ai cigni, 15 cigni in un tempo infinitamente lungo per vincere un topo dagli occhi inquietanti. 

Domani lo lascio nella culla a far compagnia al coniglio arancione, così fanno il giro dei bar.
Domattina partiamo per Bassano, poi proseguiamo per Trento. Possibilmente senza Topo.



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