domenica 26 luglio 2015

I regali della scienza

Questa mattina ce la siamo prese con calma. Il nostro hotel è strepitoso, se non altro per la colazione protratta fino alle 12, ma anche per il letto king size e per la luce che si accende quando ti avvicini all'armadio aperto. Dio sta nei dettagli.
Dopo la colazione e un giro sulle altalene 


siamo andate al MUSE, vero obiettivo della tappa trentina. 


Il museo è gigantesco, distribuito su 4 piani più uno sotterraneo. Il personale super gentile ci ha permesso di entrare mezz'ora prima (avevamo il biglietto preso online per le 12) e alle 11:30 precise, abbiamo iniziato il ns giro partendo dal 4o piano, come consigliato dalla guida. I temi trattati sono molteplici, dalla formazione delle rocce al soccorso in montagna, dalla preistoria alla fisica con laboratori e postazioni interattive per tutte le età. Il museo inoltre ospita una mostra d'arte contemporanea, in questo caso alcune installazioni sul tema del cibo (e affini).
A noi è piaciuto tutto - sarà che i troppi stimoli riducono la capacità di scelta o sarà che a questo giro, architetti, progettisti e curatori museali han fatto proprio un bel lavoro mischiando elementi interattivi con i classici pannelli, manichini, animali, esperimenti scientifici e grattacapi per grandi e piccini.
Al quarto piano si respira aria di montagna, qualche marchetta a Montura e  Grivel 


con annessa possibilità di lasciare l'impronta sul ghiaccio.


Nella zona degli animali da montagna la Bertux ha iniziato a fotografare qualsiasi cosa. Poi è passata ai selfie e io al photobombing, è stato più forte di me: risultato "il trio dentiera".


Tra i laboratori interessante la ricostruzione del bosco. I bambini trovano i calchi delle tracce dei lupi, farfalle e insetti di montagna. E per non farsi mancare nulla, anche gli odori della natura. 


Durante la visita abbiamo assistito ad un intervento sulle vie di comunicazione e il relativo consumo della CO2 legato agli spostamenti dell'uomo. Forte l'impronta sostenibile, molto ben spiegati tutti i concetti.


Dopo la conferenza abbiamo attraversato alcune installazioni. Interessante l'esperimento di Wim Delvoye che ha riprodotto artificialmente l'apparato digerente con annesso esempio di scarto. Il lavoro si chiama "Cloaca", 10€ a chi indovina il contenuto delle bustine.


No, non è cioccolato. Sì è artificiale e non umana. Chissà che ne direbbe Manzoni, lui almeno l'aveva messa in scatola.
Bizzarri gli esperimenti scientifici, tra tutti i denti sonori. Onde sonore passano attraverso un tubo di metallo, se ci infili una cannuccia e la stringi coi denti, sentirai la musica meglio che con l'iPod. Voci dicono che questo metodo sarà adottato nei concerti di Gigi D'Alessio. Così verrà ridotto l'inquinamento acustico.
La Bertux e io abbiamo notato come questi musei siano puro cibo per la mente. A riprova della nostra teoria, abbiamo localizzato alcune installazioni viventi come "capelli a prova di forza di gravità"


e "rete reggi-chiappe", la seconda sarà presentata sul prossimo Focus.


Nella parte relativa al soccorso alpino e alle specie che popolano il cielo, la Bertux ha tentato una simulazione per pilotare uno stormo di Nibbi. Li ha schiantati tutti alla prima corrente fredda.


Pezzo forte del museo la "chiocciola", un percorso che ricostruisce la storia dell'uomo. Si inizia con lui


(Mi ricorda qualcuno... Vero Max?!?!) e si finisce con lo svacco intorno al fuoco


Nota negativa, alcuni animali sono vivi. Passino i pesci, ma il drago barbuto qui non ci dovrebbe proprio stare. Beccati un meno, Muse, buuuu.


In chiusura la serra tropicale, diciamocelo, a chi vive ad Alessandria sembra quasi di stare a casa... E dopo aver riflettuto sulla creatività che apre la mente, qui rappresentata con una scultura in bronzo 


La Bertux si è ripresa la rivincita sui Nibbi risolvendo brillantemente un rompicapo: 1-1, palla la centro.


Serata oziosa al centro di Trento, conclusa con piada e gelato di Gromm. 
Lasciamo la città con la consapevolezza di aver passato qui troppo poco tempo. Avevamo ancora un paio di cose da vedere, vorrà dire che torneremo presto.
Domani si parte per Innsbruck, felice di proseguire il viaggio, meno di fare le valigie! 




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