Ebbene sì, oggi abbiamo concorso per prendere il patentino da turista e l’abbiamo ottenuto con lode e bacio accademico.
Mattinata soft, colazione non proprio soft e partenza scialla - da veri olandesi in prova - verso Amsterdam Centraal.
Usciti dal lato “dove si vede il mare” abbiamo atteso di partire per Zaanse Schans, e visto che eravamo in notevole anticipo, abbiamo approfittato e ci siamo letteralmente svaccati sul molo a prendere il sole.
Il Poser, da italiano medio, si è fatto il panino a colazione e l’ha mangiato a pranzo. Noi abbiamo optato per un negozio simil vegano e la Bertux ha preferito onorare le italiche origini con un panozzo crudo e formaggio.Arrivata l’ora del tour, ci siamo diretti al nostro meeting point con in mano i biglietti e dei braccialetti di carta color verde, quelli, per intenderci, che ti danno nei villaggi turistici. E questo doveva già essere un campanello d’allarme. Il secondo campanello, anzi campanone, era il pullman che ci ha caricato: un enorme double decker tempestato di tulipani con tanto di guida spagnola e autista ridanciano e rubicondo, chiaramente locale, che inscena un piccolo teatrino al momento della consegna degli auricolari.
Eccolo qui il terzo campanello: l’audio guida.
Il viaggio in pullman vola via liscio, complice un’autostrada con zero traffico e quello che c’è - parliamo di una ventina di auto- è ordinato e tranquillo. La guida ci raccomanda puntualità mentre l’audio guida, ci racconta come gli olandesi abbiamo strappato la terra al mare, palmo dopo palmo, mulino dopo mulino.
E finalmente arriviamo a Zansee dove ci attende un parcheggione degno di una piccola Gardaland. E come tocchiamo terra, la guida spagnola sfoggia la classica bandierina rossa mentre si lancia in una camminata degna delle Olimpiadi:
falcata dopo falcata arriviamo alla base di un mulino dove ci attende un signore anziano con la fisarmonica (e te pareva) e un vichingone alto, biondo con tanto di piede zoccolato. Il vichingo ci spiega che i mulini sono ancora impiegati oggi per alcuni lavori, il suo taglia la legna, gli altri due sono adibiti ad olio e pigmento. Ci spiega anche che le pale sono potenziate o depotenziate grazie a delle vele ivi posizionate, per cui il nostro eroe si divide tra “spingi il tronco” e “ammaina la vela”.
ci attende la fabbrica del formaggio, con degustazione a 360gradi e spiegone basic da parte di un ragazzotto bonazzo che sembra uscito da High School Musical. Le ragazze hanno ascoltato con molta attenzione tutto il processo, caglio, pressa, invecchiamento.
Lasciato il nostro Zack Efron ci avventuriamo per le vie che ricordano un po’ Swanage e un po’ outlet di Serravalle. La sottoscritta e la Bertux finiscono a comprare un gelato in un chioschetto gestito da padre e figlia. Dopo la pausa gelato, pausa WC, che paghiamo regolarmente con la carta, come il 99% delle cose che compri.
Ritrovo alla degustazione dei waffles per trovare il Poser in coda nel gruppo sbagliato: per carità, i braccialetti erano verdi, ma al posto della bella spagnola c’era un ragazzotto alto e slavato con un cartello che diceva “ritrovo alle 19:10”. Ritrovata la guida e assaggiato i waffles, ci siamo imbarcati su di un battello porta turisti con davanti una bellissima immagine della versione olandese di Capitan Findus.
E con questo, abbiamo fatto l’en plein.
Il Capitano ci traghetta verso Marken, posto già visitato dal Poser, nel lontano 1991 e che ci ricorda, più e più volte che il paese è collegato da una striscia di terra sottilissima.
Sulla barca ci chiediamo cosa vedremo a Marken, esclusi i tulipani, ci restano gli zoccoli. Detto fatto. Dopo la sgaloppata della guida, approdiamo in un laboratorio dove fanno gli zoccoli.
Un altro Zack Efton, per la gioia delle ragazze, si destreggia tra ciocchi di legno e macchinari che risalgono alla notte dei tempi, quando il resto del mondo faceva scarpe in pelle, loro fabbricavano zoccoli, puntando ad una materia prima decisamente più economica e al fatto che se una vacca ti dava un pestone, i piedi restavano intatti. Il ragazzo ci invita anche a provarli e, in effetti, sono molto leggeri essendo fatti di legno di pioppo o faggio, che oltre ad essere leggero, risulta facilmente lavorabile, vista la sua capacità di assorbire l’acqua.
Fatto un giro con gli zoccoli, ci dirigiamo verso il pullman sobrio che ci riporta ad Amsterdam Centraal.
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