Questa mattina Berlino ci ha accolti con i soliti 16 gradi, nuvole in cammino con promessa di pioggia, il meteo ideale per visitare la Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche (Chiesa in memoria dell'imperatore Guglielmo) o meglio, quello che resta della suddetta chiesa.
Costruita nel 1890 per ordine di Guglielmo II in onore del nonno Guglielmo I, l’edificio faceva parte di un piano di costruzione di chiese protestanti avviato dal Kaiser e dalla moglie Augusta Victoria che tentando un ritorno ai valori religiosi tradizionali cercava di contrastare l'avvento del movimento operaio e socialista tedesco. La Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche venne bombardata nel 1943 e mai più ricostruita, forse perché, terminata la guerra, fu indetto un concorso per restaurarla ma nessuno dei progetti incontrò il gusto dei berlinesi.
L’architetto Eiermann alla fine progettò una nuova chiesa che fu costruita intorno al rudere, ispirandosi chiaramente ai waffles che mangiava a colazione al Maritim ProArte hotel vista la forma delle pareti della nuova struttura.
Ufficialmente però, venne raccontato al mondo che salvare il rudere era un gesto per dare testimonianza degli orrori della seconda guerra mondiale, la forma dei waffle invece era un segno di riconoscimento all’amico pasticcere dell’architetto.
Intorno alla chiesa, in sintonia con i waffle, sorge un’area dedicata al cibo che a casa non mangeresti mai: spiedini di patate fritti con l’uovo, würstel di ogni genere e sorta, churros, gelati e birra. A contrasto sopravvive un unico banchetto con gemme e quarzi, evidentemente il comune aveva esaurito le richieste per altri food truck.
Pranzo in linea con “paese che vai, usanza che trovi” con spiedi di patatine passate nell’uovo e fritte, panino con polpetta di carne che digeriremo dopodomani, würstel e birretta con fondo a rendere (il Poser in tenuta berlinese)
Di ritorno all’hotel, troviamo in metro giovane coppia con amore cane di (un’altra) mamma fatto cane. Ovviamente la sottoscritta attacca bottone per scoprire che i due ragazzi (lei brasiliana e lui tedesco) fanno il mio stesso lavoro e, tra una chiacchiera e l’altra, lui ci racconta che abitano vicino al RAW Tempel (visto!) e che sì, è una zona da giovani e che la cucina migliore qui è vietnamita (fatta!) e araba (ci manca), che i posti che abbiamo visto, soprattutto il museo di Pergamo meritavano (evvai!) e poi “l’avete vista la East Side gallery? Quella dove hanno conservato pezzi di muro” - eccheccavolo! Quella ci manca! Ma non potevano incontrarli prima?!? Domattina tenteremo il colpaccio prima di tornare a casa.
Ai saluti finali la ragazza ci confessa che no, di solito non è così l’estate a Berlino e sì, il tempo cambia velocemente e no, due settimane di pioggia di fila qui in estate di solito non succede - e lei vive qui da 8 anni…
Ritorno in albergo con Google Maps alla mano per capire se all’East Side Gallery possiamo andare a piedi (no) e poi puzzle per incastrare tutto in valigia (galeotta fu la tappa al Zalando outlet) - più o meno ci siamo riuscite.
Mentre il Poser e la Piccolina si godevano un po’ di relax, la sottoscritta scrutava il cielo pensando “ora che non piove facciamo un salto al bancomat”.
Tempo di uscire in strada, individuare la direzione bancomat e si è scatenato l’inferno: pioggia, lampi e tuoni ma, da berlinesi in prova, abbiamo atteso che spiovesse per poi proseguire, umidicce, la strada verso la banca.
Riunito il gruppo, ci siamo diretti al check point charlie perché visto che di solito andiamo di là a questo giro siamo andati di qua. La Piccolina, ormai convertita agli orari germanici, aveva fame alle 18:30, ma siamo riusciti a tirare fino alle italiche 19 per poi soccombere esattamente alle 19:15 sotto sushi, edamame e noodles.
Dopo cena, complice una serata degna della targhetta “estate”, abbiamo allungato il ritorno in hotel, incrociando il teatro dell’opera, la facoltà di giurisprudenza, il museo di Bud Spencer (solo a Berlino), l’immancabile torre della televisione (dovunque ti giri, la vedi!!) e Dunkin’ donut, per bilanciare l’Est con l’Ovest.
La sottoscritta è rimasta neutrale.
Domani mattina ultima tappa turistica, poi faremo rotta verso casa.
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