Risveglio lento e letargico sollazzato da un buffet stellare al nostro Maritim Artehotel.
Di arte, nel senso specifico del termine, se ne vede poca ma tutte le cucine del mondo si incontrano al piano terra, dopo gli ascensori a sinistra. Il Poser rende omaggio un po’ a tutti, passando dalle salsicce ai croissant, la sottoscritta e la Bertux puntano al Belgio con i waffle e la Piccolina rimedia con uova e pane.
Terminato il colazione intermational tour siamo partiti alla volta della porta di Brandeburgo situata a 750 metri esatti dall’albergo. Durante la passeggiata abbiamo sperimentato nuovamente l’instabilità del clima berlinese passando da 15 a 25 gradi almeno 45 volte nel giro di un’oretta scarsa. Arrivati alla Porta, ci ha accolto una situazione surreale: si spazia dall’uomo con l’organetto alla zingara con le rose al gruppo vacanze Made in USA in posa per la foto nel raggio di 30 metri.
Apprendiamo da Wikipedia che la porta è stata aperta al traffico nel 1791, esattamente 3 anni dopo la sua costruzione voluta dal re Federico Guglielmo II di Prussia in segno di pace. Di pace però sta porta nei secoli ne ha vista poca: saccheggiata, danneggiata dalle guerre, fasciata con drappi rossi dai sovietici nel 1963 per impedire a John Fitzgerald Kennedy di guardare a Est durante la sua visita forse la dea della pace sulla sua quadriga si riposa ora godendosi il traffico e gli schiamazzi dei turisti intenti in selfie con la bocca a culo di gallina.
Passata la porta, ci attende un enorme parco il Tiergarten, che ospita lo zoo di Berlino e che ci porta dritti dritti al Siegessäule, detta anche “La colonna della Vittoria” oppure la statua d’oro del video Stay degli U2, con l’unica differenza che noi siamo saliti fin dove consentito e non sulla faccia della povera Nike.
Siegessäule, insieme alla Porta di Brandeburgo è uno dei monumenti più celebri di Berlino. L’autore Johann Heinrich Strack, raccontò di aver sviluppato l’idea dopo aver visto il faro del cimitero monumentale di Brescia e nel 1864, ormai bresciano doc, si mise al lavoro per realizzare una statua per commemorare la vittoria della Prussia nella guerra prussiano-danese. Di seguito venne aggiunta una scultura di bronzo della Vittoria alta 8,3 m e pesante 35 tonnellate. La scultura, opera di Friedrich Drake, venne aggiunta per celebrare le vittorie della Prussia sull'Austria e la Francia.
L’opera venne inaugurata il 2 settembre 1873, qualche anno più tardi Tortona copiava l’idea ma volendo essere più fedeli alla tradizione locale, misero la Vergine al posto della Nike, per far vedere ai berlinesi chi è che conta di più.
E forse, un intervento divino sarebbe stato necessario visti i numerosi scalini da affrontare per arrivare in cima, uno per ogni santo del calendario che viene invocato a ogni passetto.
Abbandonata la Vittoria, abbiamo ripercorso il Tiergarten a ritroso, per la gioia del Poser che ci ha descritto per filo e per segno i carri armati del memoriale, riscontrando il solito notevole interesse nel pubblico al seguito.
Pausa pranzo in un locale vegetariano “cashfree” ma anche tovaglioloebicchiere free, che, oltre a rispettare l’ambiente, ti ricorda come bere a canna dalla bottiglia- rigorosamente in vetro - e a non sporcarti la bocca mentre mangi. Dopo pranzo la truppa si è separata: Poser e Piccolina alla ricerca di gelato e caffè, Bertux e la sottoscritta a ravattare nel negozio Humana a due passi dall’hotel. La Bertux è tornata a casa con lauto bottino (mi chiedo come metteremo tutto in valigia) la sottoscritta con una borsetta Anna Field pagata 8€ e un paio di improbabili calzoncini tartan rossi, che “non si sa mai, potrebbero sempre servire”.
Ricongiunte le truppe post riposo in hotel, siamo nuovamente usciti per visitare il Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa, un’impressionante distesa di 2711 blocchi rettangolari di calcestruzzo, sistemati a griglia in modo da sembrare sepolture. Il progetto, approvato nel 1999 e realizzato dall’architetto statunitense Peter Eisenmann fu aperto al pubblico nel 2005.
Il monumento è aperto giorno e notte e i visitatori possono camminare liberamente al suo interno.
Lasciato il memoriale ci siamo diretti alla torre della Televisione di Berlino, che si trova vicino alla fontana con un Nettuno scoglionato perché guarda in direzione TK Maxx, un enorme negozio che vende di tutto, comprese le scarpe da Mary Poppins che la Bertux ha fatto subito sue. E con pomi di ottone e manici di scopa ci siamo fiondati alla ricerca di un ristorante, a questo giro ha vinto la Cina: noodles e riso per tutti, Poser compreso, che dopo aver camminato per 13 km non ha ritenuto opportuno lodare gli innumerevoli pregi della cucina mediterranea.
Foto di rito alla Porta con sole calante e filtri dell’iPhone siamo tornati in hotel.
Domani vedremo il museo di Pergamo e la Bertux ha già trovato un negozio di fumetti proprio dietro al museo…
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