A chi si lamenta del caldo di Casale Monferrato dico:”venite a Malta!” La pianura padana vi sembrerà un’oasi nel deserto, l’eden, il posto più fresco del mondo e perdonerete perfino le zanzare. Per non farci mancare nulla questa mattina siamo andati a fare un tour di Malta, in formazione 10x10, sull’autobus “open top” quello da insolazione garantita al 100%. La nostra guida, Mario, è originario di Malta, parla il maltese, l’inglese e l’italiano tutti con gli accenti mischiati: così a Malta lo scambiano per italiano, in Inghilterra per maltese e in Italia per inglese. Mario ci racconta come la sua terra sia stata nei secoli un polo militare strategico, sia stata dominata dagli inglesi, dagli arabi e dai tedeschi e ognuno ha lasciato qualcosa: si guida a destra, la lingua maltese è piena di termini arabi e sono abbastanza sicura di aver visto un’insegna con scritto “per l’Oktoberfest girare a sinistra”.
Il tour tocca diversi quartieri dell’isola, a onor del vero lo stile si ripete strada per strada, dando a tutti i quartieri una forte impronta araba. Mario ci racconta come Malta sia stata classificata come AA+ dal rating S&P, ma l’impressione generale è quella di un paese ancora in cerca di investitori con alcuni punti di forza ma con tanto ancora da potenziare. Causa covid non abbiamo contatti con la popolazione locale perché non ci è consentito scendere dal bus: alcuni, mossi da pietà per la sauna che stiamo facendo, ci salutano dai balconi ed è un vero peccato perché la voglia è quella di scendere dal bus e esplorare vie, chiese e viuzze. Oppure di farsi invitare a casa di questi qui, sedersi al fresco e godersi il panorama.
Al ritorno sulla nave ci attende il pranzo alla conquista del buffet, il Poser, sempre per stare leggero, fa il pieno di pizza e focaccia, io e la piccolina ripieghiamo su verdure e gelatina chimica colorata, del trio si perdono le tracce fino all’ora di cena.
Serata tranquilla a bordo, il Trio Pistascius lanciato al teen club, LeCuginette accalappiate da alcuni ragazzotti spagnoli che, nella speranza di strappare il numero della cugina grande, si sono sciroppati le lezioni di italiano delle altre due che, per farsi capire meglio, urlavano “qui, qui!”. Beata gioventù.
Domani giornata di navigazione, la nostra crociera sta volgendo a termine, ultima tappa Barcellona, poi si torna a casa.
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