Questa mattina, alle ore 8 in punto, la nostra MSC Grandiosa entrava vivace e frizzante nel porto di Palermo. Questa mattina alle ore 8:20 il Trio Pistascius si trascinava faticosamente verso il ristorante del 5 piano, dopo una notte di bagordi in compagnia di ragazzi e ragazze conosciuti sulla nave. Pare, dice il Trio, che deus ex machina sia un 12enne intraprendente che, per vincere la noia, fa amicizia con tutti e, per vendere la sua popolarità, fa fare amicizia agli amici degli amici.
Il Trio viaggia compatto e sceglie quasi all’unisono le portate del menù: laddove la sera c’è un po’ di margine di scelta, la colazione le vede compatte e unite con waffle annegati nel cioccolato, con caffè americano a volte macchiato. Il Poser invece, per stare leggero, questa mattina ha ripiegato sull’omelette, ideale per affrontare l’escursione della giornata: walking tour di Palermo. Gradi previsti 30.
Dopo aver fatto su zaini, zainetti, cappelli e borracce, ci siamo letteralmente incamminati per il tour di Palermo. Ad attenderci Paulo, guida brasiliana poliglotta che spazia dall’italiano al portoghese al siciliano, restituendo agli escursionisti un racconto un po’ sui generis su Palermo, di cui faccio fatica a mettere insieme qualcosa di sensato. Ma, simpatia e disponibilità hanno controbilanciato alcune uscite tipo “quelo ci aveva i soudji e comisiunava la chieisa” o qualcosa di simile.
Più iellato di noi il team Cognata con guida scolastica e didascalica fortemente politicizzata. LeCuginette hanno esultato al momento della degustazione, unico punto in cui il Brasile ha incontrato e battuto il resto del mondo.
Resta però il fascino di una città dai forti contrasti, dell’una chiesa ogni tre case, dei versi del Corano scritti sulle colonne del duomo e, come fa notare il Trio Pistascius, di un H&M di ben 5 piani. 5.
Particolarità, il carro di Santa Rosalia, patrona assoluta di Palermo, lasciato in bella mostra per la ricorrenza della festa della Santa. In passato Palermo aveva 4 sante protettrici: Agata, Cristina, Ninfa e Oliva, ma Rosalia ha scacciato la peste e sbaragliato la concorrenza. Alle altre però la città ha dedicato un canto ciascuno, dove per canto si intende un quartiere, o una contrada, un po’ come a Siena, ma con il mare.
Pomeriggio di relax per recuperare il tour palermitano di 4 ore: le ragazze in sala giochi, il Poser e la sottoscritta in palestra con l’ausilio del boy-friend e il Trio rigorosamente in caccia.
Ma il grande evento del giorno è la serata di gala, la sera in cui tutta la nave si tira a lucido e quasi tutti ospiti sfoggiano tacchi, brillini e paillettes nella speranza di vedere il comandante che, nell’immaginario collettivo è un simil vichingo dal cuore coraggioso in perenne sfida con gli oceani per portare la sua nave in porto.
Il compito infame però spetta ai fotografi che devono compiere il miracolo di far sembrare tutti dei fotomodelli. Ho visto signore in pose da contorsioniste, uomini salire e scendere scalini e famiglie intere aggrappate alla scalinata sbarluccica del ponte 5 che fa tanto “Barbie principessa del ballo”.
Il Trio è partito in solitaria per le foto ricordo visto che tutte e tre sfoggiavano look degni di Vogue e ne volevano approfittare. Noi abbiamo messo in campo la formazione a 3 con LeCuginette approfittando invece di un momento in cui l’altra metà del team Cognata era impegnata alla reception.
Alle 22 tutti a teatro per vedere Grande amore, un pasticcio retrò con canzoni italiane tratte per la maggior parte da film che parlano di mafia. A corredo di “pizza, mafia, mandolino e volare” il corpo di ballo si esibisce con costumi geolocalizzati alla carlona con i pulcinella su “arrivederci Roma” e i ritmi cubani su “nel blu dipinto di blu”.
In apertura però ecco l’ex direttrice marketing a fine carriera che presenta parte dell’equipaggio incluso il tanto atteso comandante. Il comandante Pontecorvo è un ometto piccolo dalla faccia simpatica, over 60 con una bella pelata a dimostrazione degli anni passati con il cappello della divisa in testa. Mentre presenta se stesso in 28 lingue la nave inizia a ballare un po’ e io penso che forse sarebbe meglio che tornasse al suo posto invece che stare in teatro. Immagino concordino con me anche quelle che pensavano di trovarsi davanti Thor con la divisa e i gradi tatuati direttamente sul bicipite.
Finito lo show con “con te partirò” corredato da ballerini in costumi veneziani (??? Ma perché???), la ex direttrice marketing annuncia il talent show dei membri dell’equipaggio, pronto ad andare in scena al ponte 7. E dall’entusiasmo che mette nel presentare lo spettacolo , capisco chiaramente che sia stata una sua idea.
A questo giro assistiamo al rumorista balinese e al club dei canterini che annovera un aiuto cuoco, un macellaio e Saverio, un simpatico 60enne addetto al servizio clienti. Al povero Saverio la ex direttrice fa cantare “My way” in un inglese un po’ alla “uozamaraiù” e sguardo triste, come a dire “ma che me tocca fà pe’ campà”.
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