lunedì 27 giugno 2016

Il giro del vento

Mattinata all'insegna della scoperta delle spiagge: due, bellissime, sono raccomandate dalla guida - Bodre e Ghjunchitu. 


Per non fare discriminazione alcuna, decidiamo di vederle entrambe. Il piano A prevedeva l'acquisto, presso il fornitore ufficiale, di brioches, di panini e acqua per il classico pic nic sulla spiaggia. Al piano A è immediatamente subentrato il piano B: "andiamo là e troviamo un baretto sul mare".
Perfetto.
Il breve tragitto in moto però già preannunciava che ci sarebbe stato un gran vento, ma i nostri calcoli ci hanno portato alla rapida conclusione che il vento era forte solo sulla strada perché molto esposta.
Errore.
Trovata la strada per Bodre, una gentile fanciulla un po' annoiata, ci ha fatto segno di entrare e pagare il pedaggio: 2,50€ e la spiaggia sarebbe stata tutta nostra.
Il sentiero che portava alla spiaggia era pulito e ben tracciato, in pochi minuti arrivavamo ad una Bodre totalmente deserta e flagellata dal vento. 


Viste le macchine nel parcheggio, ho dedotto che i bagnanti che mancavano all'appello fossero letteralmente volati via. Ci si distrae un attimo e la famigliola felice vola via insieme al tavolino da campeggio, al retino per i pesci e all'intramontabile impepata di cozze.
A Bodre abbiamo passeggiato lungo il sentiero che costeggia la spiaggia, 


magari ci si sarebbe potuti arrivare a piedi direttamente dal nostro albergo.
Lasciata Bodre e forti del fatto di voler sfruttare appieno i nostri 2,50€ ci siamo diretti a Ghjunchitu. 


La spiaggia, ugualmente splendida e ugualmente flagellata dal vento, ospitava un bar molto grazioso, con tavoli in legno, cuscini colorati e sedie in vimini.
Ricordando il piano B, abbiamo tentato di portare a casa un the freddo e una coca, ma un curioso sosia di Marilyn Manson, con tanto di piede nudo appoggiato sul tavolo e occhialoni, ci ha salutato con un timido "hello" facendoci però capire che non aveva alcuna intenzione di anticipare l'apertura- in fondo erano solo le 11:30.


Foto di rito al faccione simil isola di Pasqua e ritorno al posteggio, dove la ragazza Noia si è raccomandata di non buttare il biglietto e di tornare domani, ci avrebbe fatto entrare gratis.
Sfumato anche il piano B, ecco il piano C. Pranzo da vuncioni con baguette e albicocche sulle panchine della piazza principale e shopping da turisti medi per corso Roma e per L'altro corso Roma. Il Poser goduto ha aggiunto una camicia da urlo al suo guardaroba casual. Per una preview, scrivere in privato. 
Astenersi perdi tempo!
Pomeriggio ozioso sempre da turisti medi con tanto di siesta in spiaggia - qualcuno ha pure ronfato alla grande...


Mentre qualcun altro scattava la foto di nascosto. Temo vendetta.
Per concludere una degna giornata da italiani medi abbiamo deciso di mangiarci la pizza. Purtroppo non sono riuscita a fotografarla prima di mangiarla stile imbuto. Certe volte la fame vince sull'essere medi.
Domani si riparte in direzione Bastia, da lì partiremo alla volta di Genova.
Dell'Isola Rossa ci portiamo a casa il vento, il brocciu, il Poser che mangia la frutta e la sabbia che va ovunque.
Ma non finisce qui, torneremo presto!
Stay tuned.






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