venerdì 20 giugno 2014

La vita senza Fancello

Cosa sarebbe la vita senza Fancello?
Il signor Fancello, originario di Lotzorai, ha trovato il modo non solo di far fortuna vendendo le sue carni, ma è diventato l'idolo indiscusso del campeggio da quando ha aperto la sua gastronomia. Poco importa se il mare è mosso, se piove o se ci sono le meduse, quello che i campeggiatori vogliono sapere è se Fancello ha fatto le sue famose frittelle, se ha l'insalata di polpo e se anche oggi ha fatto i polli arrosto.
Forte della curiosità scimmiesca e caldeggiata dalla Bertux che le frittelle di Fancello le mangerebbe persino a colazione, ho ceduto all'assaggio dell'oggetto del desiderio. 100 vacanzieri non si sbaglieranno mica?
Data la mia nota esperienza in cibo da bar, e un lavoro quasi mancato come piadinara in un noto caffè letterario (Manu sa) devo ammettere che Fancello le frittelle le sa fare proprio bene.
Oggi - frittelle a parte - siamo partiti coi ritmi locali. When in Rome...
Mattinata con orari vacanzieri noi mentre Nonna e Nonno alle ore 8 avevano già fatto colazione e comprato i giornali.
Partenza comoda per Orrì, spiaggia bianca e bellissima a 10 minuti di macchina dal campeggio.


Giornata di svacco intenso e di esplorazione del territorio, la Bertux è riuscita a trovare l'unica tellina che puzza di letame. I miracoli di Fukushima.
Pomeriggio ad Arbatax a vedere i sassi rossi 


mentre la Bertux partiva per la missione edicola alla ricerca di Pinkie Pie. Lode ai markettari dei Little Pony che han reso senza prezzo un pezzo di plastica colorato.
Serata in campeggio con l'orecchio verso la partita e poi presenti al consueto appuntamento con l'animazione. La Bertux non scende in pista con la baby dance, ma si lancia in una bachata con Marco, che la fa volteggiare come una libellula. Caro papà, sei stato avvisato.

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