mercoledì 17 agosto 2016

Verona in technicolor

Quando si presenta la scelta tra un ritorno ragionato a casa o un'ultima escursione nelle vicinanze, i merenderos doc scelgono di prolungare la vacanza, in barba al caldo, ai turisti e ai Disney store.
Ed eccoci pronti, gagliardi e baldanzosi varcare la soglia di Verona, consapevoli che sarebbe stato uno slalom diabolico tra principesse, magneti, cartoline e, ultima trovata della Bertux, grembiule personalizzato con la scritta "regina della cucina" in barba a decadi di femminismo e lotta per la parità dei sessi.
Dal nostro hotel a Verona sono esattamente 22 minuti, percepiti 52 quando la Bertux e la Piccolina iniziano a cantare "in radio c'è un marito" in onore della povera Cinzia di Prato Nevoso che ha la fortuna di avere un marito che si chiama Pio.
Pio, come il pulcino del tormentone di qualche anno fa, che le ragazze sembrano ricordare perfettamente.
Urrà!


Arrivati a Verona nel pieno del calore di mezzogiorno, abbiamo condensato in 3 ore scarse il classico giro turistico: piazza Bra e Arena, casa di Giulietta, piazza delle Erbe, palazzo della Ragione con annessa mostra d'arte e pipì varie nei bar della città.
Davanti all'Arena le bellissime scenografie dell'Aida ci hanno offerto lo spunto per un'originalissima posa egizia. Un classico da merenderos!


Dopo la posa egizia, via di corsa verso la casa di Giulietta con pausa d'obbligo al Disney Store. 


Nota dolente: scelta del giocattolo da parte delle ragazze che può variare dai 5 (caso raro) ai 30 minuti. Nota positiva: aria condizionata a stecca, per la gioia di tutte le principesse.


Usciti vincitori dal Disney store, ci siamo diretti alla casa di Giulietta. 


Calca infernale di turisti panciuti, ragazzotte sfigate che chiedono la grazia per trovare un uomo (attenzione!! Quella a cui rivolgersi è Santa Rita) e sfigatoni esaltati nel toccare il seno di Giulietta, consapevoli che quella sarà una delle poche occasioni in cui riusciranno a mettere le mani sul seno di una donna, vera o finta che sia.


Rispettando la tradizione, ci siamo messi in coda anche noi, e tra uno spintone e un bastone per i selfie, abbiamo conquistato la tetta. Peccato che nella fretta abbia letteralmente tagliato la testa di Giulietta. 


Nessuna possibilità di rifare lo scatto, caro Poser, sarà per la prossima volta!
Da notare il tocco di una scroccona di biglietti che ha aggiunto la sua richiesta a Giulietta ad una già esistente. Se funziona, avrà minimizzato lo sforzo (scritta in nero...)


Sgambata tattica da Giulietta al Palazzo della Ragione dove abbiamo rivisto la stessa identica mostra dello scorso anno.
La Piccolina si è lanciata in domande sui personaggi ritratti nei quadri: ma questo chi è? Perché ha i capelli così? Mentre la Bertux era affascinata dalla luce e dalle tecniche per riprodurla, compito che aveva tentato di portare a termine per la prof di arte con scarso riscontro di critica.
Pranzo alla ricerca di un posto che non fosse uno specchietto per turisti per poi finire miseramente in un ristorante cinese - il riso alla cantonese è uguale ovunque, un po' come il big mac e poi via verso il posteggio.
Alle 16 si ripartiva alla volta di Alessandria 
ripassando il repertorio del marito Pio, la Cinzia avrà già prenotato una visita specialistica per il costante fischio alle orecchie.
Arrivo ad AL in serata con puntata classica da Panorama.
Da domani si ritorna alla vita di sempre ma con una pagina in più da aggiungere ai nostri ricordi di viaggio.
Alla prossima, le scimmie ritornano sempre!




martedì 16 agosto 2016

Caneva boys

La colazione al Valpolicella International è una cosa seria. Nonostante la struttura non sia enorme, la colazione è preparata per il quadruplo degli ospiti e noi, da bravi merenderos, ci siamo adeguati all'offerta. Il Poser, lanciato dalla colazione inclusa nel prezzo, ha spaziato dal salato al dolce per chiudere con yogurt alla fragola mentre la Piccolina distribuiva equamente la Nutella sul pane e sulla tovaglia verde della colazione.
Abbandonato il tavolo in disarmo, ci siamo diretti al Caneva world.
Arrivati verso le 11, abbiamo dovuto constatare ciò che già temevamo: i Caneva boys, veri professionisti dei parchi acquatici, ci stavano bagnando il naso. E, per far capire subito chi comanda sul territorio, si fanno distinguere già dal parcheggio.
Mentre noi pensavamo di aver fatto la furbata del secolo comprando i biglietti on line, i Caneva boys si erano attrezzati oltre ogni aspettativa: biglietti on line, una borsa frigo a coppia, con alternanza rigida con grande manico e morbida con tracolla, ciabatta tattica senza incrocio, coperta con strato impermeabile, maglia tecnica quechua e occhiale a specchio. 


In confronto noi, sembravamo dei dilettanti allo sbaraglio.
Conferma della loro supremazia la abbiamo avuta una volta varcata la soglia del parco: di tutti i lettini tattici sotto l'ombrellone non ce n'era uno senza un asciugamano, borsa frigo, occhiale a specchio appoggiato sopra o a fianco. Il messaggio è chiaro: qui comandano loro.
Posizionati gli asciugamani vicino alla piscina baby coi balli di gruppi gestiti dalla pro loco, ci siamo lanciati nell'esplorazione del parco. Partenza scarsa con un lazy river dove le ciambelle vanno talmente lente che le persone ci si addormentano dentro e ripresa con il Frozen bob, un incrocio di 4 scivoli che simulano una discesa su bob, con tanto di finti ghiaccioli che penzolano dagli scivoli.
Tappa alla temutissima area bimbi (windy laguna) dove la Bertux e la Piccolina hanno tirato fuori tutto il merenderos che c'è in loro per sottrarre la ciambella gialla a qualche ragazzino distratto o a chi la lasciava incustodita per qualche secondo. Andiamo ragazze, fate vedere chi comanda!


Pranzo salutista io e pranzo da zozzoni per il Poser e le ragazze per poi tornare a scivolare sulle attrazioni con meno coda. 


Il crazy river, fratello veloce del lazy, era letteralmente inavvicinabile, stesso dicasi per un'attrazione con ciambelloni verdi di cui mi sfugge il nome. Deserto dei tartari per la versione masochista del mitico kamikaze: si parte da in piedi e il bagnino ti alza il pavimento per farti precipitare lungo uno scivolo inclinato di 90 gradi. Ho visto che ad alcuni regalava un rosario prima di aprire le botole.



Chiusura in piscina tra tuffi a bomba in quattro (e vabbè) capriole della Bertux e tuffi più o meno di testa della Piccolina, ma prima di abbandonare il campo waffle e crêpes alla Nutella: merenda leggera per non guastare la cena.


Tappa veloce in hotel per doccia con bonifica e poi dritti verso peschiera del Garda. Quando ero piccola mio padre seguiva qui un progetto di lavoro ma nonostante le mille visite, ho riconosciuto solo il molo, il resto della cittadina è totalmente diverso ma bellissimo.

Cena in un tipico ristorante per turisti dove però si mangia bene e giretto in centro mas rapido per me e la Bertux. Il Poser ha preferito desistere visto che la Piccolina era stanca.
Domani si rientra ma prima tappa a Verona, così la Piccolina potrà vedere la casa di Giulietta. Sì lo so, è tutto finto, ma lasciamola sognare ancora un po'.



lunedì 15 agosto 2016

Il viaggio del trometario

Partenza lenta questa mattina, con pausa rifornimento e rientro rapido a casa per aver dimenticato un paio di cose, tra cui il CD di Max Pezzali da ascoltare in viaggio per la gioia del Poser.
Da Alessandria a San Pietro in Cariano ci sono più o meno 200 km, fatti di autogrill, muffin al cioccolato, panino con la coppa e artiglio che becca. Ma sopratutto di giochi da fare in macchina, quelli, per intenderci, coi i nomi da indovinare che iniziano e finiscono quasi sempre per A. Per A, finché non spunta una domanda sull'animale con le gobbe e la Piccolina si lancia con un trometario, specie rara, quasi in via di estinzione, che vive a ridosso del 45o parallelo, in un posto non ancora rilevato tra Tortona e Pavia. A quanto pare, lì non ci sono pokemon stop.


Arrivati in hotel, siamo stati accolti da una simpatica signora bionda, che ci ha consegnato le chiavi e ritirato i documenti. A distanza di due ore, li aveva ancora lì, capiamola: 4 persone, 3 diversi cognomi. I Cesaroni, in confronto, sono dei dilettanti da fiction.
Dopo aver sistemato i bagagli e fatto man bassa dei Wi-Fi dell'hotel, ci siamo armati di forza, coraggio e Google Maps per arrivare a Lazise.
Convinta dalle previsioni meteo consultate ieri sera, ho fatto armare tutti di pantaloni lunghi, felpe e giacchette perché ragazzi, sul lago la temperatura scende.


Arrivati a Lazise con due zaini degni del K2, il mio sponsorizzato volley Alessandria, ci siamo imbattuti in un paesino raccolto e delizioso, meta ambita da turisti tedeschi che da sempre trovano un'accoglienza speciale, i ristoranti servono pizza e cappuccino e alcune scarpe in saldo hanno cartelli solo in tedesco. Tutto a 32 gradi all'ombra.
Ma alle 17. Vedrete stasera come scende la temperatura!
Lanciati in un giretto tra chiese con richiesta di offerte ispirate da devozione sincera,


vicoletti con mille negozi tentatori che vendono dalla saponetta all'O bag, intorno alle 19:30 siamo riusciti a conquistare il ristorante. E dopo cena, giretto sulla passeggiata accompagnato da musica blues



e un kg di gelato con cono appeso, la vera impresa è finirlo tutto.
Rientro in hotel con annessa pastura dei pesci rossi con i grissini rubati al ristorante e poi a letto tra acchiappa sogni e storie della buona notte.
Domani Caneva, i biglietti li abbiamo già, dobbiamo solo armarci di coraggio.
Al ritorno il termometro segnava ancora 25 gradi...






domenica 14 agosto 2016

Quelli del Caneva world

Ultimo scampolo d'estate per le scimmie. La Bertux, tornata da 48 ore dal viaggio col papà, è di nuovo pronta a ripartire per una due giorni al lago di Garda.
Beh, lago, per dei merenderos che si rispettino, la chiusura dell'estate deve essere cafona, altrimenti che merenderos sarebbero?
Si parte domani, con comodo, alla volta di Lazise, festeggeremo il Ferragosto sul lago per poi il 16, passare la giornata al Caneva world, l'equivalente di gardaland ma in acqua e con gli scivoli.
Abbiamo accuratamente evitato di essere lì il 15, al Caneva domani faranno a meno di noi per la cocomerata e per il gioco aperitivo, ma il 16 ci rifaremo, tanto il più sarà partito, vero?
Con il 17 si rientra alla base e sarà countdown per i compiti. Ma stasera è ancora estate.


Stay tuned.